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"La remora, piccola
per statura e grande per la potenza, costringe le superbe fregate del
mare a fermarsi: avventura che come ci racconta Plinio toccò alla
quinquereme dell'imperatore Caligola. Mentre questi ritornava dallAstura
ad Anzio, il pesciolino, lungo mezzo piede, si attaccò succhiando
al timone della nave, provocandone larresto. Plinio non finisce
mai di stupirsi del potere della remora. La sua meraviglia evidentemente
impressionò gli alchimisti al punto di indurli a identificare il
pesce rotondo del nostro mare con la remora. La remora divenne così
il simbolo dell'estremamente piccolo nella vastità dell'inconscio,
che ha un significato tanto fatale: esso è infatti il Sé,
l'Atman, quello di cui si dice che è il più piccolo del
piccolo, più grande del grande."
Carl Gustav Jung, |
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Nella collana Le remore vengono presentati testi poetici di narratori, saggisti, scrittori che pur frequentando in maniera parallela e spesso sotterranea la poesia, raramente hanno pubblicato versi attribuendo a questa forma di scrittura il valore di sperimentazione o di palestra intima, personale. A volte, lesigenza di emergere dal mare profondo può spingere queste parole nascoste verso la superficie. Allora, come la remora di Jung, la loro forza può stupire e costringere le grandi navi a fermarsi. |
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Filippo Tuena Quattro notturni Poesie € 9,00 |
Fabrizio Falconi Sub specie aeternitatis |
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