Sono Lucia Paolino, nata a Postiglione (Salerno) il 4 aprile 1947. Ho conseguito due lauree, la prima in pedagogia, che mi ha consentito di insegnare nella scuola pubblica, e la seconda in medicina e chirurgia, che ho amato e amo di più e che mi ha fatto esercitare la professione di dentista e di medico di Continuità
Assistenziale.
Mi sono spesso domandata perché si scrive una poesia. Il termine poesia deriva dal greco poesis (creazione) e, dunque, i poeti creano, ma per chi? Scrivono solo per se stessi, o per gli altri uomini? E per quali esattamente: per gli amici, o per gli spiriti affini, o anche per l’intera umanità? E si rivolgono solo ai contemporanei oppure alle generazioni future, come Francesco Petrarca che scriveva lettere indirizzate ai posteri? Ho cominciato a poetare così per scherzo, per comunicare, per creare. Poi ho capito che potevo esprimere tutto il mio io nei versi. E così ho partecipato a concorsi letterari indetti da “Aletti” e dal “Saggio” di Battipaglia. In un libro da me scritto e pubblicato “Butta il cuore oltre l’ostacolo” ho parlato di alcuni aspetti della mia vita, non facile né esente da grossi problemi, risolti sempre con la caparbia volontà di superare l’ingorgo e l'impantanamento delle crisi che la vita riserva. La ragione che mi ha spinto a scrivere alcune delle mie poesie è stata dettata dal desiderio di voler aiutare anche coloro che non sanno reagire agli ostacoli e si imbottiscono di psicofarmaci senza capire che la vita va vissuta a trecentosessanta gradi, sempre, sia nella gioia che nel dolore.
Spero di riuscire nel mio intento.