Oramai è passato. Ora o mai più. Oramai è un avverbio affascinante, sa essere definitivo quanto fonte di possibilità, è una ghigliottina o una porta che si apre, ha due anime contrapposte così come i due personaggi del libro che vi presento. Telmo, amato e desiderato ed Ebe che racchiude dentro di sé l’eterna giovinezza, il loro conoscersi, improvviso come due parti che si ricongiungono, dà inizio ad una relazione che li spingerà a verità allegoriche moderne e tangibili. Ciò che impariamo ad amare, ci porta a percepire, a migliorarci; il tempo scorre e l’amore palpita eppure al giorno d’oggi siamo tutti schiavi di quel dio che già era osannato ai tempi dell’antica Grecia, sia esso Aion Kronos o Kairos, la sua natura non muta, può vantare l’eternità non l’immortalità.
CON LA PREFAZIONE DI ALESSANDRO QUASIMODO
Alice Cislaghi nasce a Busto Arsizio nel 1985, è una poetessa versatile e appassionata, uno spirito mai domo con sete di conoscenza. Da oltre un decennio distilla versi dall’unione di sguardo e parola. Oramai è la sua quarta pubblicazione.