Dato Magradze – APOLIDE immagine di copertina

Dato Magradze

APOLIDE

Attraverso quest’opera, Magradze apre una riflessione sul rapporto tra poesia e società; una tematica che si dipana attraverso un impianto che mette in contrapposizione il potere da una parte e Giacomo Ponti dall’altra (protagonista del racconto in versi e incarnazione dell’alter ego dell’Autore), chiamato a difendersi in un processo in cui è imputato ma senza conoscerne il motivo (un processo di kafkiana memoria, per intenderci). Il cognome «Ponti», che in georgiano sta per «finzione» richiama subito alla mente il «poeta fingitore» di Pessoa, il quale, per poter raccontare, passa attraverso la finzione poetica, perché, solo fingendo, è in grado di dire la verità; e in tal modo ha operato, ottimamente, Magradze stesso, traslando il proprio sentire in Giacomo Ponti, anima atavica di una poesia d’impegno - tesa alla libertà, alla bellezza, alla fratellanza - che si scontra contro un Regime castrante che vuole processarla (e qui il riferimento è a tutti i regimi possibili) e decide di condannarla ingiustamente, come è avvenuto con Socrate.

Dato Magradze, autore dell’Inno Nazionale georgiano e insignito del Premio dello Stato nell’ambito letterario nel 2005, è nato a Tbilisi (Georgia) nel 1962. Laureato presso l’Università Statale Ivane Javakhishbili di Tbilisi. Cavaliere dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio conferito da Duca di Parma Piacenza Carlo Ugo Di Borbone. Nel 1991 con la raccomandazione di Iosif Brodskij ha fondato il PEN Club in Georgia ed è stato presidente fino al 2010.
È fondatore e presidente di diverse ONG e organizzazioni per i diritti umani. Nel 2011 il comitato dell’Accademia svedese ha riconosciuto la sua candidatura per il Premio Nobel.


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Collana Il Paese della Poesia
pp.108 €12.00
ISBN978-88-591-5808-0


 
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