Da sempre eclissato dal gigante letterario che è Jane Eyre, Villette (1853) è il vero capolavoro di Charlotte Brontë, l’ultimo e, per questo, il più completo. Gli eventi che hanno segnato la breve vita dell’autrice, infatti, l’hanno resa tragicamente temprata ai dolori e alle perdite, permettendole, così, di riversare la sua maturità di donna e di scrittrice nella figura di Lucy Snowe, protagonista di Villette, eroina autobiografica ancor più audace di Jane Eyre.
Il fine di questo studio è quello di mostrare come l’autrice sia riuscita a delineare una protagonista finalmente emancipata e davvero consapevole della propria identità femminile. Lucy Snowe compie ciò che Jane Eyre aveva iniziato: emanciparsi e vivere sfruttando la propria intelligenza senza il vincolo del matrimonio, violando quindi i ferrei canoni vittoriani. Questa trattazione intende inoltre analizzare gli innumerevoli elementi gotici presenti nel testo, fondamentali per comprendere appieno la complessa interiorità della protagonista, la quale si lega profondamente alla Natura e, più precisamente, alle tempeste. Traducendo in immagini il caos interiore di Lucy Snowe, il Gotico si giustappone alla narrazione realistica e diviene strumento indispensabile per scandagliare l’individualità dell’eroina del romanzo.
Veronica Orsini nasce a Tivoli nel 1992. Dopo aver conseguito il Diploma di maturità classica, frequenta l’Università di Roma “Tor Vergata” e si laurea in Lingue e Letterature Moderne. L’identità femminile e gli elementi gotici in “Villette” di Charlotte Brontë è la sua prima pubblicazione.