Pochi sanno che la musica cristiana destinata al culto, oggi mascherata come “musica classica”, ha avuto origine da una serie di circostanze spesso pittoresche e inaspettate. Il gregoriano nacque da un caos creativo sviluppatosi intorno all'anno 800, Palestrina scrisse la sua grandiosa Missa Papae Marcelli per avere un aumento della pensione, Monteverdi concepì i suoi celebri Vespri per fuggire da Mantova, Mozart non sopportò mai il vescovo di Salisburgo che gli commissionava Messe non più lunghe di 45 minuti... Questo saggio è un incredibile, appassionante “riassunto” di duemila anni di musica cristiana, dal canto di Gesù alle Messe beat degli anni Sessanta, delle quali si racconta la tormentata vicenda sulla base di documenti inediti. «La musica che vuole diventare mezzo di adorazione – ha scritto Joseph Ratzinger – ha bisogno di purificazione: solo così essa può purificare ed “elevare”. Per questa giusta spiritualizzazione si è combattuto lungo tutta la storia della Chiesa». Le grandi tappe di questo “combattimento” tra committenza ecclesiastica e creazione musicale, gli scenari, i personaggi, le opere, i movimenti, le teorie, il magistero ecclesiastico, formano un’unica, grande storia avventurosa della musica sacra, che viene narrata con ritmo incalzante e un taglio giornalistico.
Antonio Marguccio (Tivoli, 1982), giornalista, ha realizzato numerosi dossier e speciali di approfondimento per Radio Vaticana e Fides (agenzia di stampa della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli), alcuni dei quali tradotti in diverse lingue. Collabora con riviste di cultura, musica e informazione religiosa.