Il titolo dell’opera, Toscano, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Toscano (diversamente dal nome, è un vento periodico che nasce e spira sul Lago di Garda, che per la sua particolare conformazione è un crocevia di venti) si susseguono, in ordine alfabetico: Federica Maria Alligri con Piccole parti di me..., Daniela Calzoni con FRAMMENTI, Paola de Benedictis con Il muscolo del dolore, Pier Francesco De Rui con Pensieri & Visioni, Francolando Marano con Polline nel vento, Carlo Massobrio con Anonima e lontana.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Federica Maria Alligri con Piccole parti di me...
Butta quella maschera
E scopri quel che vuoi
Me, lei o loro
O soprattutto
Te stesso
Daniela Calzoni con Frammenti
Immagina il colore del vento, effimero
fioco, fluido che avvolge le foglie
in questo tormentato pomeriggio d’inverno,
e spoglia leggiadro il ramo dell’anima,
nudo.
Paola de Benedictis con Il muscolo del dolore
Da quando non ti amo
non devo accontentarmi
e quello che ricordo
è il vuoto del tuo niente.
Pier Francesco De Rui con Pensieri & Visioni
Il mio spirto è libero
ma libro nell’aria
non può stare
perché ancorato nel limbo
dei ricordi.
Francolando Marano con Polline nel vento
Era solo il tempo
del me in te
del te in me
e il divenire
era di là da venire.
Poi venne sera
e fu altro mattino.
Carlo Massobrio con Anonima e lontana
Nell’aria il tuo amore selvaggio
cavalca le nuvole trafitte dal sole
e tu sei ancora libera
e intenta a volteggiare
nel vento che respira
tra cielo e infinito.