Il titolo dell’opera, Tivano, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno del Tivano (vento del nord est, vento termico della val tellina e del Lago di Como, portatore del bel tempo) si susseguono, in ordine alfabetico: Giorgio Paolo Campi con la raccolta Strascichi di tempo; Rosa Coppola con La stanchezza dei fiori, Alessandra Corbetta con Quando non si torna, Rosa Falabella con Oltre lo specchio, Saul Ferrara con Tanka; Maria Antonietta Loconte con Echi sommersi.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Giorgio Paolo Campi con Strascichi di tempo
E come inseguendo la ruota del Sole
Il tempo d'un uomo perisce
In un eterno tramonto
Il tuo incedere al contrario
Non vedrà mai il mattino
Rosa Coppola con La stanchezza dei fiori
attendono il volo delle cicogne nere
e son come fiori di sangue,
volti a morire al loro breve giorno,
in un cielo terso privo di pensieri,
che nulla sanno né vogliono sapere
Alessandra Corbetta con Quando non si torna
le gocce d'acqua rimaste
appese al mio cuore,
come stalattiti già secche,
non umide
che bloccano i raggi del sole.
Rosa Falabella con Oltre lo specchio
mentre occhi parlano
di dolore o felicità
Maestra d'amore
culla l'umanità
Saul Ferrara con Tanka
Petalo dopo
petalo la farfalla
danza sul fiore,
giocosa ballerina
di un solo mattino
Maria Antonietta Loconte con Echi sommersi
È già stato tutto scritto
allora fu che le parole
presero penna e foglio
respirarono e misero le ali