Il titolo dell’opera, Superno, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno del Superno (vento di tramontana) si susseguono, in ordine alfabetico: Anna Maria Bernieri con la raccolta Vortici di vento; Raffaele Olla con Il tuo profumo; Salvatore Perfetto con Nell’intreccio dei giorni; Sonia Soave con “Perdonarti, Oh padre”; Barbara Tamburini con Poesie di una ragazza semplice; Jessica Vercelli con L’Attimo e l’Eterno.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
************
Anna Maria Bernieri con Vortici di vento
I sussurri riecheggiano crudeli
e diventano parole spietate.
Non è più tempo per vivere.
Raffaele Olla con Il tuo profumo
Niente mi manca di te
custodisco il tuo ultimo saluto
così come la tua prima carezza.
Che il tempo non sia tempo
mia dolcissima Madre.
Salvatore Perfetto con Nell'intreccio dei giorni
Non fermarti alle apparenze,
compi il viaggio e solamente
quando il treno sarà giunto
a quell'ultima stazione
potrai esser soddisfatto
d'aver visto il tuo destino.
Sonia Soave con “Perdonarti, Oh padre”
Il bianco ed il nero
a dipinger il manto tuo
ed il nocciola dello sguardo
che narra d'amore.
L'amore del sempre.
Barbara Tamburini con Poesie di una ragazza semplice
Osserva silenzioso
Il trascorrere dei tuoi anni
Che ti rendono meravigliosa
Agli occhi dei viandanti.
Jessica Vercelli con L'Attimo e l'Eterno
Chiudo piano le palpebre
e con questi occhi nuovi
volo nella semplicità
del cielo stellato che mi avvolge.