Il titolo dell’opera, Ponente, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno del Ponente (vento simile alla brezza, messaggero della primavera, che affievolisce la calura estiva) si susseguono, in ordine alfabetico: Loretta Agostini con la raccolta Pensieri al vento; Angelo Barreca con Sulle ali del tempo; Daniele Bernardini con “Amore in libertà”; Giuseppina Califano con Durata; Giancarlo Festa con Altri giorni verranno; Angelo Peruzzini con Pensieri in rima.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Loretta Agostini con Pensieri al vento
Il turbamento per non aver sperato e ricordato
e mi perdono e mi perdona luminoso quel fiore
come uno spicchio di sole
in giorni spesso grigi.
Angelo Barreca con Sulle ali del tempo
Così mi ritrovo semplice custode
di treni immaginari,
intento ad ascoltare me stesso,
aspettando, risoluto,
un “domani”…
già passato!
Daniele Bernardini con “Amore in libertà”
Pochi minuti
un grande sostegno
momenti infiniti
con leggero sdegno
Giuseppina Califano con Durata
Mamma è essere singolare
di giorni lontani
di giorni finiti
ma mai scordati.
Giancarlo Festa con Altri giorni verranno
Le albe che ci vedevano
già alzati, con il sole ancora pallido,
silenziosi per non sciupare il momento,
sono state cancellate da mucchi
Angelo Peruzzini con Pensieri in rima
Allor sentivo il tuo calore, come di compagna viva,
ma oggi so che, sabbia e roccia, tu sei di vita priva;
da quando l'umano piede t'ha profanato il suolo,
io t'ho perduta, luna, e nella notte son rimasto solo.