Il titolo dell’opera, Noto, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno del Noto (vento del mediterraneo, detto anche vento di mezzogiorno, prende il nome dall’omonimo personaggio della mitologia greca, figlio di Astreo e di Eros) si susseguono, in ordine alfabetico: Luigia Bimbi con la raccolta Poetando a piedi nudi; Tina Bruno con La poesia da diverse angolature; Simone Lanzotti con Vespri d’affabile escatologia - un assaggio.; Antonio Palladino con Soffi di parole; Romolo Rossi con Le canzoni della vita; Letterio Sciarrone con Io fra terra e cielo.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Luigia Bimbi con Poetando a piedi nudi
sono grata al destino
che mi ha fatto donna
femmina umana cosciente
del suo ruolo
Tina Bruno con La poesia da diverse angolature
i rami spezzati degli alberi,
il cui pianto si placa
con l'arrivo del sole,
che trafigge le nuvole, e
illumina il paesaggio.
Simone Lanzotti con Vespri d'affabile escatologia - un assaggio.
E quanto è stentoreo 'l rimpianto,
allorché l'abiura come divina orca cinge,
tra le fauci dilaniando, di sicumera
e sopruso le grasse fattezze?
Antonio Palladino con Soffi di parole
È un'esplorazione alla ricerca del percepire.
Un saliscendi sugli scoscesi gradini dell'essere.
Raschiare le pareti dell'animo.
Un continuo coriaceo cammino.
Come la ricerca della verità.
Romolo Rossi con Le canzoni della vita
L'allegria invade il canto s'innalza
In aperta campagna con folate sobbalza.
Sorridono i suoni agli spinosi arboscelli
Di candidi fiori in presago d'augelli.
Letterio Sciarrone con Io fra terra e cielo
Chiare note di silenzio
vergano l'essenza
di questo immoto divenire.