Il titolo dell’opera, Maistro, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.

All’interno di Maistro (una brezza marina è un vento diurno che spira nelle zone costiere dal mare verso terra) si susseguono, in ordine alfabetico: Maria Giovanna Aìno Ruscito con “L’insolubile”; Giulietta Alfonsi con Alice e le sfide dell’ordinario; Annarita Ferrante con Il tempo che passa; Francesco Isolani con Almeno vivere; Ivana Scarzella con Ali di farfalla; Mario Urciuoli con Viaggi di emozioni.

(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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Maria Giovanna Aìno Ruscito con “L’insolubile”

Meglio il rasserenante
Zuccherino panno
Che la spada scevra
Da rilassante vincolo.

Giulietta Alfonsi con Alice e le sfide dell’ordinario

Scendeva il sipario
la storia non aveva sviluppo
due persone in solitudine
continuavano a guardarsi
mentre lo spettacolo volgeva alla fine

Annarita Ferrante con Il tempo che passa

Fra tanto pensare
e credere
e pesare
adesso è il tempo di cedere.
Lasciare andare e anzi sorvolare
il tempo.

Francesco Isolani con Almeno vivere

Fisso lo sguardo tremulo
all’ultimo orizzonte
dove s’ammonticchiano
nuvole severe.

Ivana Scarzella con Ali di farfalla

Sotto un cielo di glicine odoroso
t’offristi divenir mio sposo,
l’aria era calda e s’era alzato il vento,
m’avvolse improvviso il turbamento.

Mario Urciuoli con Viaggi di emozioni

Nella massa oscura della notte,
nel suo silenzio atteso
lungo il viale della mente,
il mio pensiero scorrazza.