Il titolo dell’opera, Libonoto, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno del Libonoto (il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori) si susseguono, in ordine alfabetico: Francesca Bozzao con la raccolta Danza in undici tempi; Giuseppina Crifasi con Falena; Ornella Giacometti con I miei pensieri; Pamela Silvia Ottavia Mancini con La Microeternità; Franca Mucciante con Note e Poesia; Stefano Sorcinelli con In equilibrio precario.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Francesca Bozzao con Danza in undici tempi
Ho bisogno di un tempo paziente
che li porti con sé
che li trasmetta lungo il suo stesso corso,
che li renda immortali
Giuseppina Crifasi con Falena
Poiché siamo l'isola dei desideri raggiunti
nessuno sa dove siamo,
è un mistero il cammino dell'amore
e la felicità è un viaggio senza ritorno.
Ornella Giacometti con I miei pensieri
Sei un calice mai vuoto,
che placa l'animo
alimentando i giorni.
Non sveli il tuo nome,
ma io so che ti chiami
desiderio
Pamela Silvia Ottavia Mancini con La Microeternità
accarezzami ancora
con i tuoi occhi verdi
magneti
striati d'agata e d'argento.
Franca Mucciante con Note e Poesia
Insolite armonie
si diffondono nell'aria.
Lo sguardo accarezza
L'Aquila ingabbiata.
Stefano Sorcinelli con In equilibrio precario
A terra
giacciono
in un letto di foglie
sfrante
le carcasse
delle mie speranze
infrante