Il titolo dell’opera, Levante, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno del Levante (vento della culla del mediterraneo, incanalato dallo stretto di Gibilterra, apre allegoricamente le porte all’Europa, infatti, nell’antichità veniva anche chiamato Euro; presente nella rosa dei venti) si susseguono, in ordine alfabetico: Brian con la raccolta Frammenti dell’anima; Giuseppe Gianpaolo Casarini con La voce dei Ricordi: Volti-Momenti-Luoghi; Maria Valeria Erasmi con Sonorità interiori; Gianna Fornarini con Controluce; Laura Minniti con Bagliore che nasce; Elisa Rigonelli con Percezioni.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Brian con Frammenti dell'anima
Occhi di fuoco
Su labbra cucite
Morta nell'anima
Sorridi e ti nascondi
Vestita di un corpo
Immobile al vento
Giuseppe Gianpaolo Casarini con
La voce dei Ricordi: Volti-Momenti-Luoghi
Perché rubar tra i tanti sogni questo
non tanto a te ma a lui domando
quando non un istante dalla fantasia
creato ma la stagione quella dell'Amore
vero e non del sogno gli appartiene?
Maria Valeria Erasmi con Sonorità interiori
Guardo come gabbiano
non vedo impronte
su questa spiaggia di
madrepore smarrite.
L'acqua ricorderà di me.
Gianna Fornarini con Controluce
tenera
turgida di promesse
aspetta sola
ogni giorno
il suo scampolo
di sole
Laura Minniti con Bagliore che nasce
Sulla collina
l'immobilità è sospesa
fili di sole
riempiono le curve
e stagioni
s'intendono a meraviglia.
Elisa Rigonelli con Percezioni
Ti guardo, disteso,
armonioso e puro
e vivo nelle tue onde stanche
giorni gradevoli
di momenti lontani.