Il titolo dell’opera, Gherbino, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno del volume Gherbino (vento caldo che soffia tra mezzodì e ponente sulle coste del Mediterraneo) si susseguono, in ordine alfabetico: Anna Rita Bianconi con I colori degli anni, Liliana Buongiorno con “Cristalli di anima e Ritagli di cuore”, Rossella Fortunato con “Con l’acqua sbocciano i fiori”, Nikollë Loka con “Un arco dell’arcobaleno”, Ima Pasquadibisceglia con “Realtà”, Carla Silla con “Inno alla gioia”.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
************
Anna Rita Bianconi con I colori degli anni
La mia età si è fermata
ad un tempo migliore
ed ancora nei sogni
sto pensando all'amore.
Liliana Buongiorno con Cristalli di anima e Ritagli di cuore
Sogni abbandonati
Per sogni migliori
Sogni come vestiti smessi
Per la mia vita
Di seconda mano.
Rossella Fortunato con Con l'acqua sbocciano i fiori
Diffonde il suo odore
annientando le sue spine
resiste ad ogni acqua:
è la forza dell'amore.
Nikollë Loka con Un arco dell'arcobaleno
c'è il tempo soggettivo
che si ferma al punto zero.
Un sogno che si ripete
puntualmente,
giorno dopo giorno.
Ima Pasquadibisceglia con Realtà
Bianchi cavalli
criniere al vento
fertili distese
selvagge praterie
gioventù
Carla Silla con Inno alla gioia
Da ovest dense nuvole grigie
decretano minacciose la furia
del vento ma il trionfo dei sette
luminari l'arcobaleno promette.