Il titolo dell’opera, Buriana, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.

All’interno di Buriana (vento da ovest, quando si alza improvviso e intenso, carico di umidità e foriero di tempesta, spesso concomitante a trombe d’aria e a trombe marine) si susseguono, in ordine alfabetico: Piero Bonora con Fantasmi; Andrea De Flora con Onde azzurre; Cinthia De Luca con Elysium; Maria Elia con Ciack... il cuore parla!; Rolando Gennari con Intro Ego; Francesco Rossi (issorf) con Anime.

(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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Piero Bonora con Fantasmi

Allungo per sfiorarti la mano
ma si riempie di sabbia.
Apro gli occhi
e ritorna la vita normale.

Andrea De Flora con Onde azzurre

L’origine della fiaba,
è la foto con il tocco,
la dottrina in mano,
il diploma è la via.

Cinthia De Luca con Elysium

…Sui suoi passi
silenziosi
al suo posto
cammina
il dolore…

Maria Elia con Ciack... il cuore parla!

Ho imparato a dire Ti amo
quando l’odio e la delusione
diventavano semina di zizzania
nel giardino della passione.

Rolando Gennari con Intro Ego

Orme di una vita,
perduta dagli uomini,
nel tempo eterno
le ritroverà Iddio.

Francesco Rossi (issorf) con Anime

Tra i fiori colorati, il ferro vivo
e l’acqua che sgorga fresca e pura,
ho ritrovato l’Essenza vera di te,
che ancora mi eccita ed appassiona