Il titolo dell’opera, Borasco, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Borasco (vento impetuoso, caratterizzato da raffiche prepotenti, che spira nel Mediterraneo) si susseguono, in ordine alfabetico: Claudio BYQLJK Alciator con la raccolta Poesie teatrali; Anna De Santis con Sfumature; Rosa Maione con Momenti e sentimenti; Liliana Paisa con Alba senza velo; Daniela Pireddu con Giocano le parole; Pietrino Pischedda con Non è vana la parola.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Claudio BYQLJK Alciator con Poesie teatrali
Spettacoli\di persone
che ti stanno vicine
…e che tu vorresti
essere più distanti
Anna De Santis con Sfumature
Stanca di quella notte insonne
mi ritrovai a dormire sopra il mio divano,
tutto era finito e quel tormento, in un momento passò.
Guardai dalla finestra,
sopra il finimondo… l'arcobaleno.
Rosa Maione con Momenti e sentimenti
Ora nell'incanto dei sogni
fra dolci e caldi sorrisi
occhi cerulei e riccioli biondi
trovo anche te,
amore mai visto e figlio mio.
Liliana Paisa con Alba senza velo
Un pugno di pensieri contrastanti,
sale delle lacrime di questa terra rossa,
un po' di erbe nate in esilio e se la cornice permette,
una spruzzata di bianco nascosto tra i capelli.
Daniela Pireddu con Giocano le parole
Guariscono certi dolori,
lasciano cicatrici
che non se vanno,
tatuaggi indelebili,
eppure invisibili.
Pietrino Pischedda con Non è vana la parola
Non è vana
la condivisione
dell'umana fatica
in questa Terra
d'esilio.