Il titolo dell’opera, Austro, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Austro (era il nome di uno dei figli di Eos e di Astreo, ed era uno dei venti provenienti da Sud) si susseguono, in ordine alfabetico: Manuel Cantiano con la raccolta La primavera; Angelo Casavola con Percorsi inversi; Milena de Magistris von Rex con il cuore ed altro ancora; Ludovico Iaconianni con Ogni perla; Maria Teresa Sanza con Haiku. Piccole righe; Giuliano Scaltriti con Il cammino di due respiri.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
************
Manuel Cantiano con La primavera
Tre stagioni possiedono
la Grigia, la Verde, la Celeste,
innata caratteristica che dalla mia nascita adottarono.
Ora potete solo contemplare queste fasi
che come parti di me sono
opposte!
Angelo Casavola con Percorsi inversi
Cosa vorresti dirmi
che mi guardi da lassù,
che il mondo forse
ha un aspetto diverso,
dal tuo punto di vista?
Milena de Magistris von Rex con il cuore ed altro ancora
E tra le pieghe
di un dare e avere
che da sempre
mi vede sconfitta,
trionfa per me l’unica,
sublime certezza
di averti dato
la vita.
Ludovico Iaconianni con Ogni perla
Un’energia incompresa ci spinge
aldilà del bene e del malessere:
torniamo a camminare
nei giorni delle nostre angosce.
Maria Teresa Sanza con Haiku. Piccole righe
Momento gaio.
Una gioia sonora.
La tua voce.
Giuliano Scaltriti con Il cammino di due respiri
Sei da poco distesa,
Abbandonata come gli alberi in autunno,
T’incammini
Nella luce riservata.
Solo un affievolito profumo di te rimane,
Nella quotidianità visibile e una
Direzione incolore.