Il titolo dell’opera, Apeliote, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Apeliote si susseguono, in ordine alfabetico: Paola Bianchi con Sporadica-mente versi; Piero Bonora con Eros e agape; Filippo Bruschi con PLAQUETTE; Enzo Cordasco con Voci dal timbro incerto; Paola Meroni con Il prezzo della vita; Luciana Rosi con I ricordi di un’anima.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Paola Bianchi con Sporadica-mente versi
Nel buio che invade
il buio d’un luogo
pensato per nascondersi
agli occhi del mondo
Piero Bonora con Eros e agape
Tu sei nel mondo dei miei pensieri
un’esistenza importante
e, forse, lo sai.
Filippo Bruschi con PLAQUETTE
S’apostrofa leggero nei silenzi
della sua immobile maturità
si eclissa
impavidisce
e trema
prima dello sbottare avito
Enzo Cordasco con Voci dal timbro incerto
Ambiguo, non bello ma vero,
in moto ascensionale
appare il ballerino
e la sua linea svettante
piroetta insieme agli astri.
Paola Meroni con Il prezzo della vita
Disarmante è la pagina
che lenti voltano gli anni.
Scivolano silenziosi,
più nitidi a volte
talora sono nebbia impalpabile.
Luciana Rosi con I ricordi di un’anima
Non riesco a scrivere cose belle,
mi sdraio sul prato la sera d’estate guardando le stelle.
Le stelle Maestre mi fan ricordare…
E all’improvviso ricomincio a sognare.