Il titolo dell’opera, Aquilons, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.

(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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Daniela Albani con “Sprazzi, Soffi, Sospiri”

Bianchi, incerti fantasmi,
Luci stanche, sopite,
Che il respiro del tempo
Ha respinto lontano,
Tra le ciglia socchiuse.

Giulio Bernini con Appunti di viaggio

Per altro vento corre la vela
sotto altro cielo e anche il mare è altro,
ogni mattino è vergine l’attesa
di una rotta concessa dagli dèi
perché la vita passi.

Barbara Biagioli con Cuore di neve infuocato

Tengo segreto l’amore che provo,
cercando di congelare i sentimenti,
educando il cuore.
Lacrime asciutte, occhi rossi.
Resterò silenziosamente immobile.

Desirè Di Iorio con AB INTRA - Il diavolo confessore

Regalami il tuo cuore,
la mia fame più grande,
cosi ogni digiuno sarebbe
un immortale addio.
Tanto la morte non mi fa paura ormai
non è bello vivere morendo di tutto ciò che fai.

Franca Moraglio Giugurta con Percorsi

Con fantasia ricamo amore, bene e
comprensione ed ogni volta, che termino
fantastica la tela, un vento, un sasso, un peso
o un uragano cade su essa e la distrugge,
ma io continuo a costruire.
Tesso imperterrita le mie fantasie.

Giulia Quaranta Provenzano con Profonde solitudini

Una scatola d’argento,
i segreti dei tanti ospiti,
sere smaltate alla biglietteria
dove spartite vengon le carte:
donna di cuori, re di denari,
bel cavaliere con la spada.