Il titolo dell’opera, Autan 2017, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.

All’interno di Autan 2017 (vento umido marittimo che proviene da sudest, supera il valico di Lauragais e scende rafficoso nella valle della Garonna, questo vento tipico della Francia sudoccidentale) si susseguono, in ordine alfabetico: Giulia Bolzan con Messa di voce, Elena Bottazzi con Riflessi, Fernanda Donno con La danza del cuore, Paola Ercole con Il pensiero e il sorriso, Silvia Gobbin con In fondo al cuore, Nunzia Tarsia con PATHOS & LOGOS.

(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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Giulia Bolzan con Messa di voce

Qui e nel nulla
di tutte le cose
che partono e sempre ritornano,
ci ritroviamo
ancora legati
dagli stessi invisibili fili.

Elena Bottazzi con Riflessi

Forse tu non puoi portarmi via
Forse solo io ne sono in grado
Vengo e mi porto via
Via da qui, via da te, via dalle illusioni.

Fernanda Donno con La danza del cuore

Quanto amaro era
il tuo lento eppure desiderato
incedere.
Anche senza le tue ali
la rupe non ti faceva più paura.

Paola Ercole con Il pensiero e il sorriso

SI ROMPE IL SILENZIO
PAROLE IMPETUOSE RIEMPIONO L’ARIA
TORNA LA NOTTE E IL BUIO CI AVVOLGE

Silvia Gobbin con In fondo al cuore

Desidero
e dunque divento
quel pensiero che era
e che ora sarà.

Nunzia Tarsia con PATHOS & LOGOS

Così senza battiti,
non v’è parola che aspiri a meta…
Tutto spegne quel volgar consumar dei sogni
Che nella carne affonda
E malamente abbonda!!!