VERRA' IL MATTINO
E AVRA' UN TUO VERSO
Non è mai un caso se nasce una
poesia. Nel momento in cui prende in mano una penna, il poeta esprime
la sua necessità di comunicare e condividere, di parlare con
un linguaggio che travalichi il suo essere oggettivo e individuale e
raggiunga il più ampio uditorio possibile.
Eppure non tutta la poesia ha lo stesso valore comunicativo, non tutta
la poesia è universale.
Perché la poesia politica di Fortini ci suona così estranea
e quella di Saffo ci emoziona ancora oggi?
Perché Saffo scrive poesie damore, e lamore è
universale.
Lamore cambia il suo modo di essere raccontato nella forma e nella
sostanza, ma, attraverso i secoli e nelle più svariate culture,
lamore ci appartiene, e noi tutti, come membri dellumanità,
apparteniamo allamore prima ancora di nascere, nellatto
damore che ci ha dato la vita, e dopo che siamo morti, nel ricordo
dolente ma appassionato di chi ci ha conosciuto.
Per secoli i poeti hanno utilizzato le rime e le strofe come bisturi
per entrare nel ventre caldo e pulsante della poesia damore, costruendo
feticci e metastrutture narrative, creando icone ed exempla, ma lamore
si è sempre fatto gioco di questi tentativi di razionalizzazione,
ed è svicolato, scivolando tra i versi, nascosto tra le rime.
Beatrice, Laura, Giulietta, Lesbia
Come luomo-poeta conta
poco rispetto alla sua poesia, così lamata vera o immaginata
che sia, ha poco peso rispetto al suo ruolo letterario, quello di essere
traguardo e desiderio.
Lamore ai tempi di internet, lamore consumato per Sms è
davvero così diverso nel suo sentire da quello dei nostri avi?
Il vastissimo uditorio che ha tentato di dare una risposta a questa
domanda ci ha convinto che, quantomeno, largomento punge nel vivo
la sensibilità pur così inaridita e accantonata da un
momento culturale che sembra predilire il freddo dei numeri al calore
delle parole, e che, nel consumismo del sentire che sembra divorare
ogni forma di approccio umano, lamore è una certezza che
permane e sostiene.
Corrado Calabrò, Poeta tra i più significativi in Italia,
finalista al premio Strega con il suo romanzo Ricorda di dimenticarla,
le cui poesie, edite da Mondatori, sono state tradotte in tredici lingue
in tutto il mondo e la cui attività culturale gli è valsa
la laurea ad honorem presso luniversità Mechnikov di Odessa,
nel 97, e Vest Din di Timisoara nel 2000, si è prestato
ad essere mentore e accompagnatore di tutti i poeti racchiusi in questa
raccolta, alla scoperta dei mille volti dellamore e dei suoi mille
sorrisi. (F.Weisghizzi)