È di pochi mesi fa la polemica sulla tentata epurazione di Dostoevskij, mai come in questo tempo incerto c'è bisogno di libertà, di comunione e condivisione. Noi che gestiamo l'unico premio internazionale dedicato a questo autore senza tempo, siamo da sempre fautori della fratellanza tra popoli, infatti siamo riusciti a portare le nostre iniziative ben oltre i confini italiani, grazie al nostro fondatore Giuseppe Aletti che ha pubblicato le sue opere nei paesi arabi, in Georgia, in Persiano, e che ha solidi rapporti di amicizia con poeti e intellettuali di tutto il mondo. Per noi -da sempre- esiste solo la cultura, non le nazioni, per questo motivo introduciamo questo volume con la dura presa di posizione di Giuseppe Aletti, che è stata riportata da diversi media italiani e che spiega bene l'importanza di questo premio e qual è il nostro obiettivo fondante: ogni pensiero può coesistere finché rispetta la libertà di chi lo riceve.