Il Premio Il Federiciano, giunto già alla sua quattordicesima edizione, fin dal suo esordio ha raccontato qualcosa che va oltre il semplice premio letterario, che di anno in anno rinnova e infoltisce il suo albo d'oro con i nomi dei vincitori e delle relative poesie premiate. Come lo slogan che ci accompagna, suggeritomi da Eugenio Bennato nel 2012 “L'unico concorso che dà l'eternità”, Il Federiciano rappresenta un incontro ideale e reale allo stesso tempo, l'utopia possibile di realizzare il primo Paese della Poesia in Italia, arredare un intero borgo con le poesie su stele di ceramica maiolicata, facendo convivere nello stesso luogo autori che provengono dagli inediti di questo concorso con autori, poeti, intellettuali e artisti di fama mondiale. (Tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
Per tre giorni all'anno il Paese della Poesia diventa l'accogliente luogo del cuore e dell'arte, nel quale ai poeti viene offerta l'opportunità di cimentarsi con le rime, condividendo emozioni e sentimenti con un pubblico gremito. Le loro poesie ci fanno viaggiare verso il mare, sulle vette innevate e tra le alte comete, oltre le stelle, e ci parlano di dolore e di gioia, di fallimenti e di vittorie, di luce e di tenebre, di malattia, di fantasia, d'amore, di lotta e di sacrifici, di coraggio e di paura, di incubi e di speranza, insomma, della vita. (Tratto dalla prefazione di Hafez Haidar)