La dodicesima edizione del Premio Internazionale di Poesia Inedita Il Federiciano sarà ricordata come quella della pandemia, senza l'omonimo festival, senza raduni poetici, senza i tramonti sul mar Jonio, le feritoie del castello Svevo, gli abbracci, i sorrisi dei poeti, il tempo sospeso del Paese della Poesia. Ma sarà anche ricordata come l'edizione in cui abbiamo compreso insieme la rilevanza indispensabile di questa utopia ideale e reale allo stesso tempo, che ci ha spinti a utilizzare i versi come arredo urbano, a dare una dimora alla poesia, e a riconoscere il perimetro di un luogo come il rifugio che ci attende fedele.
Tratto dalla predazione di Giuseppe Aletti
Per me, la poesia di oggi ha una missione di salvaguardare l'umanità e non condividere o trasmettere l'ansia e il nervosismo. Purtroppo molta poesia dei nostri tempi ha spazzato via la spiritualità umana, è diventata trend ed è molto di moda. Però la moda passa, e passa il podio sulla quale oggi è stata messa; la poesia, invece, appartiene all'Eternità.
Tratto dalla prefazione di Dato Magradze
In questi tempi incerti la poesia è rimasta uno dei pochi baluardi di umanità, di incontro di culture diverse, di fratellanza e di tolleranza, fa radunare attorno alle pagine di un libro, o attorno alle parole di una poesia, persone diverse, con sensibilità e storie differenti, e tutte possono coesistere senza dover cambiare la propria natura. È quello che avverrà con le poesie di questo libro e con le poesie che saranno aggiunte nel Paese della Poesia: ogni testo un'esperienza unica che può stare vicina ad altre esperienze irripetibili.
Tratto dalla prefazione di di Reddad Cherrati