Rina Xhihani
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Certamente chi si accinge a leggere questa prefazione si è prima accertato della sua brevità, sono pochi gli amanti delle lungaggini. Anche se la concisione non sembrerebbe adatta a presentare un poeta, quando leggerete Rina Xhihani vi renderete conto che questo non succede.
Rina Xhihani si presenta da sé. La sua opera, profonda e ricercata, ci porta a pensare ad una donna matura, colta, stregata dallo studio e da un mondo che irradia un'arte lirica raggiungibile solamente ad una certa età, nessuno pensa di trovarsi di fronte ad una giovanissima, di soli ventuno anni. È questo che meraviglia e affascina nello stesso tempo: come una donna tanto giovane può offrire una poesia così raffinata!
La poesia della Xhihani è prevalentemente ermetica, ma di un ermetismo seducente ed esclusivo; indispensabile per riuscire sempre e senza difficoltà a ricavare il fondo della realtà che si propone di esprimere.
Non usa tecniche o moduli espressivi particolari, lo utilizza solo per ottenere una dimensione nuova ed estremamente musicale della parola, quella che, finalmente, diventa essenziale. La sua parola è depurata di ogni proposito oratorio e si arricchisce di significati vasti e originali.
Nel suo ermetismo, Rina Xhihani sembra ricordarsi e divertirsi con Ermes, quel dio da cui deriva il termine ermetismo. Uno strano e stravagante ambasciatore degli dei! Ermes rimane una figura ambigua, ingannevole, scivolosa, di poco valore, ma un dio insolitamente molto amico degli uomini. Vi si attribuiscono diversi nomi e svariate forme: dio dei viandanti, commercianti, pastori, dell'ammonimento, della falsità, dell'inganno, dei ciarlatani, degli imbroglioni, dell'arcano, dei ladri, degli inganni; si potrebbe dire di tutte quelle figure, aspetti e modelli connaturali e da sempre elaborati dall'animo e dalla mente di un poeta.
Meraviglia della Xhihani il garbo della sua esposizione spesso insaporita da frizzi ben appropriati e traboccante di enigmi, ed enigmatica rimane la sua personalità.
Anche se la poesia di Rina scorre come l'acqua limpida, questa riflette sempre i suoi dubbi, la sua imprevedibilità, i suoi teoremi dell'essere.
Rina Xhihani possiede una forma e un'eloquenza trascinanti; non ostenta la sua arte poetica, ma cerca lo stile, esamina sempre tutti e tutto, idee e oggetti della sua riflessione, rendendoci partecipi dei suoi segreti.
Grande effetto traggono i versi dalla sua profonda cultura classicheggiante e, a tratti, la poesia diventa sintesi e ricerca analitica del sapere.
Il suo interpretarsi è spesso provocatorio e piccante. Incredula, essa reclama l'utilità della sua presenza in questo mondo e i vantaggi che noi tutti ne traiamo.
L'amenità della sua anima e i suoi spazi sconfinati di artista moderno confondono il lettore.
Il pensiero diventa poesia in ogni manifestazione, lo spirito del poeta si nutre dei suoi versi, si culla nella musica che sprigionano fino a raggiungere l'espressione più alta della poesia.
Non sembra, ma i suoi versi parlano spesso di se stessa, di visioni apparenti, di istanti congelati nella memoria e di riflessioni confuse su momenti e fatti vissuti e da vivere. Ricordare non è il suo forte, Rina Xhihani si fa turbare dal ricordo, lo rifiuta ma non sa nascondere che in ugual modo ne rimane attratta. La realtà le si addice molto di più, ma non l'accetta così com'è, vorrebbe modellarla, plasmarla a suo piacimento ed è in questa costante competizione che nasce la sua poesia.
L'amore per la perfezione è forte in lei e tutto il suo percorso è dedicato ad affinarsi, a sperare che tutto quanto la circonda si relazioni al meglio.
Il suo desiderio è quello di donarsi, di sacrificarsi per il progresso interiore inteso come evoluzione universale.
La sua anima è agitata, insoddisfatta e non si dà sosta; si trasferisce in luoghi senza tempo, illimitati, assoluti, affascinanti; si trasfigura, si assenta, ritorna a concretizzarsi.
E cosa dire del rapporto che Rina ha con l'amore! Il suo sembra un cuore duro ma, in fondo, primeggia un'amorevole cura per evitare il peggio. il poeta sembra ricusare con decisione la rivoluzione emotiva del falso coinvolgimento affettivo e amoroso, il turbine incontrollato delle emozioni, l'amore fatto di apparenze e di nullità. Per Rina Xhihani amare è un'arte da imparare con umiltà, certezza e alto grado di maturità. Per saper amare occorre una scuola lunga tutta la vita.
Lo spazio e il tempo riservato all'amore si allargano fino a desiderare solamente valori veri e completi, quelli che accarezzano la grazia femminile, senza deturparne fisico e anima.
Quando è al centro dell'attenzione, Rina si sente incompresa, trascurata, e rivendica il suo diritto a sognare e a realizzare i suoi ideali.
Un essere senza pace, che disprezza il prevalere di interessi per se stessa e predilige l'essere soggiogata dall'altrui vantaggio.
Sentimenti forti, unici, straordinari per una donna così giovane.
Con cultura concreta e non ostentata, intarsia il percorso con modulazioni di indubbio lirismo. Le sue riflessioni, a volte fantasie anche lontane dal mondo, sono sempre di grande emotività.
Per i termini usati, le allusioni, gli spazi e i passaggi equilibrati e di buon cesello, il suo scritto poetico diventa un'opera ampia e preziosa con un'energia e una freschezza insospettata, attraente e sempre stimolante per il lettore.
Dr. Ugo Mastrogiovanni