Giorgio Ricci

LIBELLUS


Questo non è un racconto adatto a tutti. Non perché pretenda di essere difficile, ma perché la materia di cui tratta- la filosofia-, inutile nasconderlo, è alquanto ostica.
Il genere, invece, è abbondantemente noto in letteratura: è un giallo (un piccolo giallo), incentrato su un mistero di famiglia. Ciò che lo rende poco appetibile al gusto attuale (purtroppo), è che, sotto il piccolo mistero, non si nasconde nessuna delle scabrose passioni che l'odierna letteratura ama trattare.
Infatti, non c'è il sesso, l'amore, l'odio, il delitto; non c'è il denaro, la perversione, la droga. Sotto il piccolo mistero c'è, invece, una passione caduta in disgrazia presso i moderni: la passione per la verità. Qualcosa che, oggi, sembra non interessare più a nessuno.
Cosa si deve concludere, allora, se non che, per riuscire a leggerlo, bisogna avere già conquistato, per conto proprio, un certo grado di insanità mentale?




Collana "Gli Emersi - Narrativa "
pp.88 €14.00
ISBN 978-88-7680-325-3

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