Guardarmi allo specchio non mi è mai piaciuto.
E cercare di spiegarmi ancora meno.
Ore 18.03. Autopsia di Jim Bix...
Perchè dovreste leggere questo libro? Sinceramente non ne ho idea.
E cosa ci faccio disperso tra tanti scrittori o pseudo tali?
Se qualcuno pensa di saperlo si faccia avanti. Riesco a buttare giù al massimo 10 pagine al mese, con molta difficoltà e sofferenza. Non sono un Bukowski che rompe gli argini del suo fiume creativo. So solo che scaraventare parole sul foglio bianco mi piace.
"Sbadigli dall'inferno" l'ho sognato anni fa in una casa colonica sepolta da colline da cartolina e dalla migliore eroina d'Italia.
Jim Bix non è esattamente me, ma ci si avvicina molto. E mi chiedo se questa parte di me possa interessare qualcuno.
Storie di giorni scartati e buttati, di risate sguaiate tragicomiche, di "malegria infinita" e follia suicida. Perseveranza ed incostanza, realtà e sogno... tirare dritto (in tutti i sensi!), annullandosi di vita imposta e contorcendosi di dubbi e speranza. Jim Bix, il più delle volte ridicolo ed incazzato, sovraccarico di niente ma mai arreso ad un'esistenza senza senso e senza tutto, molto probabilmente vi disturberà e non vi starà simpatico. Ma non ci posso fare niente. O meglio, non saprei raccontare altro.
So solo che attraverso Jim faccio a spallate col mondo collassato comodamente nel divano di casa, metabolizzando rabbia ed aggressività, setacciando le esperienze vissute ed il presente alla ricerca di risposte. O magari di quell'attimo patogeno che mi costringe a starmene il più lontano possibile da quella che comunemente viene definità felicità.
Questi racconti brevi non sono altro che un dialogo solitario con l'inevitabile, triste come i guantoni appesi di Monzon. Ma domani sarà un altro giorno, aspettando che Jim mi strattoni e mi metta seduto davanti ad un foglio bianco.
Vi ringrazio per avermi dedicato qualche minuto della vostra vita.
VICTORIAOMUERTE...
Collana "Gli Emersi - Narrativa "
pp.64 €12.00
ISBN 978-88-7680-349-9