Martina Pace
IL MIO EGO
Poesia dell'anima, poesia che scruta in profondità sentimenti ed emozioni, poesia che veicola intense sensazioni attraverso una parola che è continua ricerca del senso della vita, la vita che vorremmo, che vogliamo e che poi, alla fine, ci è data in pegno: questa è la matrice della presente raccolta, una silloge frutto di successive meditazioni che la poetessa propone al pubblico dei lettori come dono per un comune percorso di crescita.
Il vertice introspettivo raggiunto dagli spunti lirici è elevatissimo, propone visioni inconsuete, sguardi prospettici che stimolano le menti in una rinnovata ermeneutica della realtà priva di disinganni, scevra dagli orpelli che sovente la parola poetica mostra.
La novità stilistica è decisamente significativa, quella contenutistica talmente dirompente da creare crepacci, per usare un termine caro alla filosofia contemporanea, così profondi da rimanere quasi sbalestrati.
L'uso dosatissimo delle figure retoriche, con predilezione per la metafora, rende questo percorso talmente piacevole che alla fine il lettore dubiterà del percorso poetico, ricercando la provenienza enciclopedica delle forme e delle sostanze, le letture che hanno portato a questo arcipelago lirico. La navigazione è guidata dalla stella polare della coscienza, che tutto introietta e che, alla fine, traduce sulla pagina una condizione esistenziale fatta di sensibilità finissime, di percezioni al limite del subliminale, di agganci onirici che sempre hanno un corrispettivo nella realtà.
E così esplodono le tinte della gioia ed implodono gli attimi fugaci delle foscoliane secrete cure; si materializzano da dimensioni spazio-temporali che parlano attraverso il vento e il mare; scorrono le immagini come granelli di una clessidra che fluiscono rapidi al succedersi delle pagine.
di Massimo Pasqualone