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Laura Cervone Un dialogo immaginario tra una donna e sua figlia per discutere sulla vita e decidere sul suo destino. Immaginario, perché Sofia non è ancora nata: è solo un piccolo organismo vivente in fieri che galleggia nel ventre materno in attesa di venire al mondo. In questa condizione di “sospensione”, Sofia osserva la mamma da un mondo quasi surreale, separato da quello terreno, dove non esiste né lo spazio né il tempo; ascolta le paure e i quesiti che la donna le pone in un carteggio intimo e sofferto dove si confrontano e si scontrano due diverse, ma non inconciliabili, visioni dell'esistenza umana: quella potenziale e quella vissuta; quella di Sofia e quella della donna; due modi differenti di sentire e di percepire il reale, il primo pieno di speranza, il secondo invece di amarezza. Rumore di pioggia in realtà è un monologo in cui la protagonista consapevolmente si scinde per riflettere sulla condizione dell'uomo da diverse angolature in modo da poterla guardare nella sua complessità e interezza: dalla nascita fino alla morte. Laura Cervone è nata a Modena nel 1977. Si è laureata in Psicologia dello sviluppo e specializzata in Psicoterapia sistemico-relazionale.
Collana "Gli Emersi - Narrativa" |
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