|
|||
Romano Patrizia
Prefazione
Patrizia Romano e la poesia, un connubio che non è nato
da molto tempo. È, tuttavia, un connubio ben riuscito se la prima
pubblicazione “Infinitamente donne…” ha incontrato largo
plauso di critica e pubblico. Nell’occasione Patrizia viene allo
scoperto insieme a due amiche-colleghe, presentando in versi quello che
si può definire il suo diario intimo, un diario che parla di sé e con
i suoi cari. Un diario di cuore che parla al cuore degli altri, di
tutti. È un’esperienza esaltante, che le fa vincere l’iniziale
ritrosia a sottoporre alle attenzioni di tanti gli sfoghi della sua
anima, le sue considerazioni, la sua visione del vario e fluttuante
mondo dei sentimenti. Prende coraggio e… si mette in proprio.
“All’ombra del sole” è il risultato di questa coraggiosa, ma
ponderata, decisione. Trenta i componimenti poetici raccolti in questo
elegante ed agile volumetto, ove raccontano di Patrizia, dei suoi
affetti, dei suoi turbamenti, delle sue conquiste, delle sue delusioni,
dei suoi desideri. Insomma, del suo mondo, sempre in bilico tra sogni e
realtà, tra profonde sofferenze e fugaci e rapide gioie, tra miraggi ed
desolanti quotidianità. Un mondo di semplicità e schiettezza, ove il
verso si nutre essenzialmente di parole comuni, di quelle che ciascuno
di noi ogni giorno usa e sente: vento, occhi, pelle, luna, sguardo,
morte, anima, sogno, respiro, inverno… Di tutte il denominatore è
AMORE. È, infatti, l’amore la musa ispiratrice di Patrizia, è
l’amore la linfa del suo rigoglioso mondo intimo, è l’amore che
scandisce e regola i battiti del suo cuore. Esso, nei suoi molteplici e
multiformi aspetti, si propone senza mediazioni e condizionamenti, così
come nasce e immediatamente sgorga da quell’inesauribile sorgente che
è la vasta sentimentalità della poetessa. In ciò gli è d’aiuto un
verso duttile e brioso, che si piega docile a qualsiasi esigenza e
necessità. Infatti, a seconda dei momenti e delle situazioni, e, volta
a volta, puntuale, preciso, sferzante, languido, penetrante, incisivo,
duro, sofferto. Il ritmo, adattandosi agli stati d’animo di Patrizia,
al suo bisogno di esternare, di liberarsi da pesi e costrizioni, di
comunicare a tutti le sue gioie e le sue pene, ora scorre fluido e
veloce, ora impetuoso e fragoroso, ora lento e sommesso, ora ribollente
e schiumoso. All’ombra del sole, un ossimoro che sintetizza le
caratteristiche più salienti della personalità e del mondo interiore
di una donna che crede e vuol credere, pur tra vicissitudini non sempre
esaltanti, risulta, alla luce di ciò, il titolo più appropriato di un
percorso di vita che vuole uscire dai tanti coni d’ombra che
offuscano, a volte, anche momenti inizialmente esaltanti, per approdare
in luoghi ove il sole la fa da padrone. È l’ispirazione principe di
Patrizia, un’aspirazione che è, poi, di tutti quegli esseri umani che
non si rassegnano ad una vita piatta e monotona, vissuta senza palpiti,
che non ha bisogno di luce. Questa è la strada che ci indica la sua
poesia, una poesia umana, estremamente umana, per esseri umani.
|
|||