|
|||
Martino Aschettino Marianna
Premessa
Quando mi sono trovata davanti alla protagonista di questa
storia, mi sono detta: no, non può essere vero quello che sto
ascoltando! In quello che le mie orecchie udivano e i miei occhi
vedevano, c’era tutta la sofferenza e l’orrore del suo racconto,
narrato con sforzo disumano, e io non potevo evitare di sentirmi
sofferente per lei. Mi immedesimavo in quella storia di vita, così
assurda, incredibile. Eppure per sommi capi, conoscevo la persona che mi stava
davanti, ed ero al corrente del suo vissuto molto duro, ma mai avrei
immaginato che nascondesse una tragedia così grande. Ero a dir poco
allibita da quel racconto. Non riuscivo a capacitarmi di come, con quel
passato, fosse diventata la bellissima persona che conoscevo, anziché
impazzire o buttare via la sua vita. Non ci troviamo davanti a trattati filosofici né ad
articolati voli di fantasia e immaginazione, ma davanti alla vita
realmente vissuta. Quante volte ci commuoviamo quando leggiamo notizie
di sofferenza e abusi che si consumano nei Paesi del Terzo mondo? Per
questa storia, non c’è bisogno di andare troppo lontano: è di casa
nostra. E ho voluto raccontarla, semplicemente così come l’ho
raccolta, come un diario, senza interferenze o riflessioni. Lascio le
riflessioni a chi leggerà.
|
|||