|
|||
Luiso Dora Nota per il lettore Nelle sconfitte delle relazioni ci si trova inermi e
frustrati da idealità assolute e realtà miserabili. Ambiguità e
contraddizioni sferzano continuamente la debolezza della nostra ragione
e la potenza delle nostre emozioni. Rimaniamo traballanti nella certezza
del bene ricevuto e donato e nella necessità della separazione per
ritrovare la dignità della vita e lo sguardo rivolto al futuro.
Torchiati da tanta fatica potremmo darci la morte, ma
dobbiamo scegliere la vita. Così la poesia diventa speranza di fermare il bene per
sempre, di cercare la verità delle emozioni, di comprendere gli
accadimenti con altri strumenti. Diventa consolazione e
terapia, gestazione e doglia del parto di noi stessi ancora cambiati e
pronti a nuove esperienze. E finalmente possiamo guardare il passato, ormai
riscattato ed eternizzato, con tanta tenerezza e un sorriso. Emergono dal profondo, allora, le emozioni e, come un
miracolo, le parole danno loro una qualche determinazione o forma,
mentre fluiscono
incontrollate e irruenti. Potenti più della logica, come
tempeste dell’anima, solcano pesantemente la nostra interiorità,
scatenano un conflitto impari nel fondo di noi stessi e scavano ferite
mortali che la poesia cura e guarisce.
Il duello perenne tra verità e falsità, ragione e
intuizione, logica ed emozione continua fino ad esaurire ogni forza e a
quietarci in questa unica consolazione. Mi perdoni, dunque, il lettore le mille insicurezze e le
contraddizioni, l’ingenuità e la franchezza dell’espressione, ma
penso sappia già della forza potente delle emozioni. Dora Luiso
|
|||