Antonio Munaretto

STATI D'ANIMO

Gli stati del nostro animo sono come le stagioni del tempo. Ci riempiono di gioia come una giornata di primavera, ci illudono di eternità come il sole d’estate… pian piano si stemperano nel bruno colore d’autunno, fino a scomparire nel grigiore invernale.
Ma l’uomo, al contrario del tempo, vive in sé l’alternarsi degli istanti senza tregua. Ne è cosi coinvolto tanto da dimenticare l’altro da sé: quando dentro le sensazioni sono forti, quando l’altro non può dargli ciò che lui sta cercando in sé, nelle sue emozioni.
L’altro diventa quindi estraneo, indifferente, ostile in alcuni casi. Ostile in quanto non partecipe dello stato d’animo dell’uomo, rumore di fondo, ostacolo al raggiungimento di una serenità interiore, unica vera sua necessità.
La serenità dei suoi bisogni, delle sue aspirazioni, dei suoi sogni. Sogni, illusioni, non importa cosa siano… importante è ciò che provocano in termini di serenità interiore.
La sua mancanza è, per l’uomo, il peggiore dei mali. Peggiore dei mali fisici, che logorano il corpo ma difficilmente intaccano una personalità forte, fiera, orgogliosa. La mancanza di serenità getta l’individuo in uno stato di ricerca continua, ossessiva, angosciosa di equilibrio…un equilibrio che viene raggiunto solo attraverso un penoso percorso interiore, fatto di solitudine, incomprensione, estraneità.


Collana "Gli Emersi - Poesia "
pp.88 €13.00
ISBN 978-88-7680-365-9

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