Aldo Masciangelo

IL BESTIARIO A MODO MIO

Le favole da sempre rappresentano lo specchio delle debolezze umane trasferite nel mondo degli animali ed hanno sempre una morale adatta ai tempi; celebri favolieri nell’antichità furono Esopo, Fedro e poi ancora La Fontaine e, non ultimo, Carlo Salustri meglio conosciuto come Trilussa.
Le favole, al contrario delle fiabe, non sempre finiscono con “…e vissero felici e contenti” ma, anzi, trasmettono sempre un monito, un avvertimento che il narratore conclude ad ogni episodio.
Nell’accingermi a scriverle ho creduto di interpretare ogni racconto basandomi su realtà quotidiane, diverse naturalmente dai grandi favolieri del passato, ma sempre attinenti alle ingenuità, alle ingiustizie, alle furberie che l’uomo perpetua da sempre verso il più debole o verso lo sprovveduto di turno.
Gli animali ci somigliano più di quanto crediamo: la furberia della volpe, la ferocia del leone, l’ingenuità della lepre, la saggezza della tartaruga, la pazienza dell’asino…personaggi che incontriamo ogni giorno per la strada o attraverso lo schermo televisivo, li ritroviamo, con un po’ di fantasia, celati tra i vari attori di queste semplici favole.
Sperando di non annoiare il lettore con le mie fantasie, gli auguro una buona lettura e…per i più piccoli, spero anche in un buon insegnamento.

Collana "Gli Emersi - Narrativa "
pp.64 €12.00
ISBN 978-88-7680-240-9

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