Carmelo Guardo

L’aquilone di Mattia

Una spiaggia di finissima sabbia color oro, un mare verde smeraldo, una zona archeologica, perle incastonate nella punta meridionale della Trinacria sono l'apeiron dal quale vanno emergendo in una costante di incontro e di mistero personaggi del mito e personaggi autentici con i quali Carmine si confronta. Le mura ed i vicoli di una Ortigia che manifesta in pieno la sua magia fanno da sfondo ad una conversazione con un misterioso individuo, il prof. Nuarta che diventa la chiave di volta di un percorso in cui l'amore per il mito e la Natura, l'introspezione ed il desiderio di volare oltre si connotano di nuovi e misteriosi aspetti.

Carmelo Guardo, medico chirurgo.
Romano di nascita, catanese di adozione dal bisnonno Giuseppe autore di poesie dialettali e testi teatrali per l’infanzia e dal nonno, suo omonimo professore di musica, pittore, scultore, poeta, eredita doti e qualità che gli consentono di percorrere il solco della composizione poetica e della narrativa.
L’approdo alla narrativa rappresenta la tappa naturale di un percorso fatto di meditati passaggi introspettivi che conducono a quella dimensione che una formula orientale definisce “era e non era” o “ciò che era non era”. L’amicizia con il pittore Filippo Curiale rende sempre più fertile il suo sentire.
Ha pubblicato “Frammenti di sogno nei giardini di Efesto” Ed. Guida Napoli e “Le conchiglie di Ellenar” Ed. Il Lunario Enna.


II Edizione
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.116 €13,00

ISBN
978-88-6498-188-8

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