«Da queste emozioni impregnate su carta spero emerga un ritratto caratterizzante della tenerezza e dell’imprevedibilità umana.
Credo che gli uomini somiglino alle rose, pensando alle spine come al corpo materiale esteriore, ciò che emerge superficialmente e senza fatica, mentre il bocciolo, partorito dalla pazienza e dalla cura, la nuda ed incredibile fragilità nella bellezza che si racchiude nell’animo di ognuno di noi.
Ho raccolto in questo volume alcuni scritti, dettati dal mio essere vulnerabilmente interiore, che spero riescano a donare sprazzi di sentimenti e, come un alito caldo di vita, coinvolgere non solo gli occhi, ma anche il cuore del lettore.»
Caterina Manfrini è nata a Rovereto nel 1996.