Il giorno dell'Immacolata, dal quale il libro prende il titolo, rappresenta contemporaneamente una fine ed un inizio. È Il giorno della fine, perché il giorno dell'Immacolata del 2006 fui colpito dal dolore più grande che avessi mai provato: la morte di mia moglie, improvvisa ed inattesa proprio quando si pensava che il peggio fosse stato superato e, quanto meno la vita, le fosse stata salvata. Un improvviso quanto imprevisto aggravamento l'avrebbe invece portata repentinamente alla morte. Un inizio, perché la tristezza, la malinconia, il dispiacere riportarono alla luce, nel mio cuore e nella mia mente, la vena poetica, la voglia di ricordare scrivendo, che da fanciullo mi era stata vicina. E la compagna della mia vita è stata, ovviamente, il cordone ombelicale che mi ha ispirato, che mi ha condotto per mano verso la scrittura; è stato il tema delle mie prime liriche angosciate dalla sofferenza e dalla malinconia.

dalla Prefazione

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