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Raffaele Colomo
Sogni di granito
Il granito è la pietra della Barbagia, è la polvere che da sempre respiriamo, come minatori di superficie, ci scaviamo dentro, moriamo di lei.
Millenni di vento modellano le rocce, segnano anche gli uomini, che come querce resistono o più semplicemente esistono.
Dai monti si vede il mare, ignota certezza d'abbandono, via di possibile fuga. Dai monti si vedono bene i muri che chiudono i
campi, le bestie, noi. Dai monti si vedono bene i confini che ci portiamo dentro.
Il mare è un sogno sconfinato, speranza per chi parte, per chi resta a raccogliere relitti.
Le onde scavalcano gli scogli, vanno e vengono, levigano i sassi.
Raffaele Colomo dalla nota Introduttiva
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“Sono nato nel maggio del 1968 a Nuoro, in Barbagia, isola nell’isola, lontano dal mare, dinnanzi ad orizzonti di granito che sembrano nuvole, che si possono toccare e paesi appollaiati come rapaci dentro nidi.
Qui i miei pensieri volano di balza in balza, seguono le asperità della terra, i profili dei monti, degli uomini, poi ritornano disarmonici e sconnessi. Qui le distanze si misurano in silenzi e sono vuoti difficili da colmare.
Per me, avaro di parole, teso come una corda, è più facile legare il cielo.”
Raffaele Colomo
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Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.84 €12,00
ISBN
978-88-6498-718-7
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