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Marco Pellegrino “Cenere e Polvere”: uno stato di penombra e distruzione consequenziale di un disastro, della furia implacabile del fuoco (come la tragedia dell'11 settembre 2001). È il momento in cui tra disorientamento e disperazione si inizia realmente a prendere cognizione del dolore, a prendere coscienza di quello che è accaduto. Credendo che tutto sia ormai perduto, si cerca conforto nel ricordo, guardandolo con rammarico e incredulità. E la poesia diventa una terapia per esorcizzare ogni paura, un ponte di collegamento tra presente e passato, tra luce e oscurità. In un'altalena di emozioni viscerali, in un'apnea profonda senza pause, la parola diventa un momento di forte comunione spirituale che seziona accuratamente ogni aspetto della tragedia, declamandone la drammaticità e nello stesso istante affidando alla speranza il compito di scavare “tra cenere e polvere” per ritrovare la luce. Marco Pellegrino è nato il 10 luglio 1980 a Bari dove vive e lavora.
Collana "Gli Emersi - Poesia" |
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