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immagine di copertina |
Raccontare è proprio di una madre. La vita va raccontata ai propri
figli con colori e suoni che li facciano partecipi. Raccontare a
voce le proprie esperienze e i propri ricordi e scrivere delle storie
per loro o che riguardino loro può essere per un genitore motivo di
grande soddisfazione. Per me lo è. Le mie narrazioni infatti traggono
spunto da questo mondo affettivo, dalle persone con le quali
condivido la mia esistenza e dalle quali apprendo qualcosa ogni
giorno. La ricchezza che una famiglia può costituire in termini di
emozioni positive è unica. Facendo tesoro di queste emozioni e
lasciandomi trasportare da esse, mi sono messa a raccontare e, debbo
dire, che queste mie storielle nel corso del tempo sono uscite
dalla penna senza sforzo. I miei figli nel frattempo sono cresciuti,
alcuni sono ormai adulti, perciò rileggere insieme a loro quanto ho
scritto è un po' come sfogliare un album di fotografie, con quel di
più però che offre il racconto: la fantasia. Infatti dialoghi, situazioni
e circostanze pur rispecchiando il vissuto sfociano poi nell'imprevisto
di pura invenzione, realizzando un connubio che ha del surreale.
*
Cosetta Morassi è nata a Cercivento, un ridente paesino della Carnia, ma vive a Pravisdomini, nel Pordenonese. È sposata e ha cinque figli. Laureata in filosofia, oltre all’ambito speculativo, ha interessi letterari ed artistici. Appassionata di poesia fin da bambina, ha dato inizio alla sua scrittura creativa all’età di otto anni. Oltre ai versi, si dedica alla narrazione di racconti e questa raccolta propone gli uni e gli altri. Collana "Gli Emersi - Narrativa" pp.96 €15,00 ISBN 978-88-6498-710-1 |