Iole Troccoli

L'amore, in stesure d'acqua solitaria (apparizioni)


Di questo non dimenticarci mai
Poi tornavamo al mare,
caduti i peripli di isole già morse, come vestali smesse
e un urlo sulla porta
da corteggiare quando le sere scendono malate
e si fa vivo il messo ansante e rosso per la neve
del suo dispaccio doloroso di buonora e malasorte azzurra sulle spine.
Calpestavamo foglie, già, sconfitte col nostro piede malandrino
perché le voci rotte arrivano più buone dalla boscaglia santa se di vento
e cantavamo, attente a non disperdere le note
ricce tra rami di un albero bambino
in girotondo a testa e croce di bambole mannare,
su per la calza al tacco di camini svaligiati solo in sogno
e l'ansia, tua, di restringere la bocca del dolore
e la paura mia di prenderlo a mantello senza il tempo
che già ci scorre a imbuto questo inganno - affondo
di non sapere mai da quale parte attacca il sale l'onda.
Ci nutrivamo, intere, con una corda all'acqua e mani screpolate
ricordi il gioco dei delfini in vasca e il mio viso d'ancora
appannato sullo specchio?
Non era arsura tua soltanto. era anche mia la sete delle stelle
assenti nel rito di un notturno che ho nel cuore.
Ci vestivamo, lente, di quei vestiti scesi ad uno ad uno
cadenti anche le nostre vite sulla sabbia
ci vestivamo insieme e adesso questo conta sulla carne
adesso
di questo non dimenticarci, mai.

Iole 23 febbraio 2006
A mia sorella Elisa, perduta il18 giugno 2009. L'Amore non dimentica.


Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.80 €12,00

ISBN
978-88-6498-245-8

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