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Guido Alfonso Tommasini

Valzer in nero

Tirolo 1913: vigilia della Grande Guerra. Ottone Merz è un capitano dell’esercito asburgico di stanza nei Balcani. Sarebbe stato bravo se non si fosse rovinato l’esistenza uccidendo una presunta spia. Lo attende il carcere a vita, ma qualcuno gli offre un’ultima occasione: scoprire la verità sulla morte di un venditore di almanacchi, decapitato in uno sperduto paesino sull’altipiano cimbro e trovare la sua testa. Ottone accetta, ma ben presto si troverà trascinato in una strana vicenda che affonda le sue radici nel Medioevo, nei punti di collimazione fra paganesimo e cristianesimo ma anche nell’antica cultura di quelle località.
In un Tirolo insolito, popolato da sette iniziatiche, percorso da gendarmi ambigui e da pericolosi agenti che vengono da fuori, l’itinerario di Ottone si sviluppa in un duplice contesto, a tratti esoterico, a tratti spionistico, in un’anabasi che sembra portarlo verso qualcosa che uno dei protagonisti definirà “un ignoto nell’ignoto”, fino ad una scoperta sconvolgente.
Guido Alfonso Tommasini vive a S. Cristoforo al Lago nel Comune di Pergine Valsugana (Trento). Da giovane ha lavorato nell’U.S. Department of the Army in Germania. Dopo essersi laureato in Scienze Politiche a Firenze ha vissuto alcuni anni in Venezuela collaborando anche con l’Universidad Los Andes di Mèrida. Tornato in Italia svolge la professione di Segretario Comunale. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1981 scrive su riviste locali ed europee. “Valzer in Nero” è il suo primo romanzo.