Hengel Meneghetti, un nome un uragano di parole e pensieri, la morbidezza tra i versi, un simbolo d’Amore, qui potrete trovare i frammenti di una donna come tante, una donna che lotta contro il mondo e le delusioni della vita seppur amando la vita e la fede in Cristo, il sentire dell’Anima, la follia di essere unica e irripetibile, con il sorridersi e sorridere di continuo al mondo e alla creatura umana, ecco il mondo Donna che si estende a mille donne che ancora come me stanno subendo l’ingiustizia del passato. Poesia e musica che trasporta il cuore verso il sentiero della serenità.
Rosanna Meneghetti, in arte Hengel, nasce a Padova nel 1969. Non può dire chi è sua madre, né sa chi fosse suo padre.
È stata data in adozione all’età di tre mesi. È cresciuta nella Padova “bene”, suo padre è Elvio Meneghetti, pittore, scultore, affreschista. Il suo carattere ribelle non accettava la voce forte della legge e il suo rapporto con la madre adottiva era sempre in conflitto: ha studiato in collegio, ma la scuola non era il suo forte ed era vivacissima, un uragano ipersensibile, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo.
Sempre in castigo e perennemente sotto accusa, un terremoto incomprensibile alla mente umana, il suo soprannome, Hengel, le è stato dato da un vecchio signore, un giorno qualunque, mentre giocava nel parco di casa Meneghetti.
La guardò negli occhi e le disse: “Tu da domani ti chiamerai Hengel”.
Era strano e sembrava avvolto da una nebbia strana, ma si rese conto che con il passare dei giorni le persone la chiamavano con quel nome così strano e incomprensibile. Tuttora il suo nome è Hengel; ha tre figli, uno nato dal suo primo matrimonio, altri tre nati dal suo secondo marito.
Purtroppo un bimbo dei tre le è mancato a sei anni per una grave malattia.
Ha sempre scritto, sentiva dentro qualcosa di forte che a parole non sapeva spiegare. Ma, da quando Gesù è entrato nel suo cuore, questo dono è diventato essenziale per comunicare.
Forse, anche questo può sembrare incomprensibile ma con le cose di Dio non sempre è dato sapere “come” e “perché”.
Augurandovi una buona lettura, abbraccia e benedice nel nome del Signore.