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Anna Di Bello

IL MIO SOGNO D'AMORE


Come una malattia può diventare un'opportunità per guarire i dolori dell'anima e creare nuova bellezza
“Era cominciato come tanti altri giorni, quel 27 Giugno 2001.
Epilessia! Solo la parola fa paura e sconvolge. Quel giorno mio marito Antonio ebbe una crisi molto violenta e giunse in fin di vita in ospedale.
Non ne fui consapevole subito, ma tutto stava ad indicare che a livello profondo mi dovevo predisporre ad accogliere un mio nuovo modo di essere e di agire”.
In questo libro l’autrice racconta una sua dolorosa esperienza personale e di coppia. Il coma, il risveglio e la successiva riabilitazione del marito, sono stati dei processi lunghi, lenti e faticosi da affrontare. Anna, l’autrice, si confronterà giorno dopo giorno con la disabilità di Antonio, frutto della sua caduta, cercando ogni volta di andare oltre per vedere con occhi nuovi l’uomo speciale e coraggioso quale lui è.
“Niente capita a caso nella nostra vita e la malattia di Antonio mi stava dando l’occasione di esplorare delle mie antiche ferite e come mi sono difesa per non sentirle”...
“Interagendo con lui stavo imparando a mollare quella mia parte interna dura e granitica che mi impediva di aprirmi all’altro e quando questo avveniva, allora sì che accadevano tanti piccoli grandi miracoli!...”
Pian piano l’autrice comincia a sciogliere dei suoi nodi interni, a trasformare delle sue parti oscure ed infantili, accogliendo sempre più il suo essere femminile per troppo tempo negato da lei stessa ed a sentire il desiderio di camminare al fianco del suo uomo in modo più adulto.
Alla luce di questo, il senso del dolore che capita nella nostra vita può essere visto non come qualcosa di gratuito, ma come un motore che ci spinge a creare una bellezza nella nostra vita che non esiste ancora, perché frutto dell’agire artistico dell’uomo.
Anna Di Bello è nata a Taranto dove vive e lavora come impiegata. Ha conseguito il diploma di Antropologa Sophianalista e partecipa alle attività del Centro per lo Sviluppo della Persona di Taranto, di cui né è socia Fondatrice Effettiva. Il Centro è associato alla S.U.R. (Sophia University of Rome) di cui è fondatore e presidente Antonio Mercurio.