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Guido Gasperoni Ora c'è il sole ed io giro come un satellite impazzito di gioia e di paura mai vista. Paura di perdere il lavoro e di fare meno all'amore con la sua mamma, perché se una è sole, lei da quel giorno sarà il lato oscuro della luna. Ma il prezzo da pagare è molto più alto anzi molto più lungo. Dura tutta la notte per tutte le notti di quasi quattro anni. Ogni venti minuti si sveglia, non basta pregare, imprecare, piangere e ridere. Ci vorrebbe il gas. No, è meglio la morfina o forse una bella botta in testa. La mamma è riuscita persino a non metterla in lavatrice anche se in quel periodo era di moda. Dopo un anno di turni, io fino alle tre o quattro di notte e Lei poi all'alba, il mio direttore mi chiama in ufficio e mi dice: Caro, mi dispiace arrivare a questo, ma se continui a drogarti dovrò prendere seri provvedimenti! Impiegato in una grande azienda alimentare, una scrivania, due computer e una finestrella. Forse voleva dire che da un giorno all'altro potevo uscire di galera? Chissà la mamma al pensiero che quella palla era tutta sua.
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