Quando la vita smette di dare e comincia a prendere, mi ritrovo a
sfogliare un diario mai scritto e, vagando tra il destino e i suoi misteriosi
disegni, ripercorro la tranquillità delle mie impronte, alla ricerca del mio
“C’era una volta…”.
La mia mente tesse una imprevedibile trama di immagini e trasforma in
“favole” frammenti di me recuperati, ritenuti dispersi ed invece ancorati
in profondità dimenticate. Le belle fotografie della memoria diventano
per me magia e assorbono tutta l’oggettività incomprensibile del mondo,
fino a farlo scomparire completamente. Le parole, metafora del mio
“viaggio”, raccontano con semplicità e consapevole ingenuità le emozioni
vissute, i sogni e i rimpianti e si perdono in una malinconica solitudine
piena di persone; si lasciano cullare da note e strofe che legano precisi
momenti ai nostri cuori, e che improvvisamente non si fanno più sentire,
lasciando il posto ad una dolorosa consapevolezza senza musica. E tra le
righe e il silenzio si insinua delicatamente la volontà inespressa di
riscrivere la mia storia.
Le “fiabe” che racconto a me stessa diventano il mio paradiso perduto
che, danzando insieme al destino, mi coinvolgono in un delicato, infinito
giro di valzer, riportandomi sempre in “quella piazza” che conserva per
me, come un carillon d’altri tempi, i sogni e le aspettative della “bambina
sul balcone”.
Virginia Bigiarini è nata a Roma nel 1962, è sposata da 25 anni e ha una
figlia di 22 anni ed un figlio di 12. “La vita la scrivi o la vivi” così diceva
Pirandello, mentre lei ha provato a scriverla per accorgersi di viverla.
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.188 €14,00
ISBN 978-88-6498-158-1