L’unica reale angoscia dell’uomo è il labirinto della propria coscienza.
Lì affluiscono e si dissolvono le memorie di questa solitaria rondine che si leva a fatica, controvento, sospesa fra la luce e il buio, il Bene e il Male, fra l’inizio e la fine...
Lì dove non c’è differenza, lì dove non c’è esistenza e una dolente condizione di non appartenenza.
Il suo fragile volo penetra una parte di cielo oscuro, un delicato segreto da custodire, dove un tremulo riverbero appena s’intravede senza posa, nel tempo che verrà.
La risposta è sempre la stessa.
Il Corpo dell’Anima, certo, non una proposta di vita, ma una tenue possibilità di attraversare le fitte trame del destino, al di fuori di noi.
Il Corpo dell’Anima è in noi...
Guglielmo Pupo