Ti leggerai, in queste pagine, come in uno specchio. Appannato, talvolta, per l'ardore che la parola sprigiona, ma più spesso ben nitido, o addirittura spietatamente atto ad ingrandire, ad enfatizzare. L'attitudine all'osservare e all'osservarsi, l'amore e l'esercizio del
silenzio, infine l'abito della meditazione ne governano il linguaggio insieme nuovo e pure sapientemente nutrito di tanta tradizione
poetica, indirizzato verso esiti schietti e vigorosi. Vi è riversata la sete di amare, con la sofferenza della solitudine,
il tradimento del tempo, l'inadeguatezza delle parole, l'equivoco degli sguardi, il mistero del Sé, esperienze perenni e ogni volta, nel
rinnovato esistere, dolorosamente nuove.
Sono pagine incandescenti, che bruciano cuore e mente, per la pena che vi si scopre e la altrettanto profonda ansia del vivere.
Così ciascuno di noi vi ritrova, se li rintraccia con sincerità pari alla tensione linguistica che Fabio Barbero si impone di dominare,
vissuti del proprio percorso di vita, trasfigurati in immagini talora di profonda bellezza.
Sin dai primi, per un travagliato trentennale percorso di esperienze, questi versi sono un dialogo con l'Anima. Sono una ininterrotta
ricerca di senso nei confronti di quella strada disadorna che sembra
essere la vita, marmo scolpito dal silenzio.
Dalla Prefazione