Luigi Anzelmo
SPIRAGLI DI LUCE
Luigi Anzelmo coltiva, fin dalla adolescenza, un’auentica passione per la poesia, dove rivela “della sua anima” una profonda armonia, “l’amore, l’essenza della vita”.
Persona fortemente legata alle ragioni morali della vita in tutte le sue sfaccettature, condizionato da quotidianità lavorative e familiari, Anzelmo si esprime tramite una poetica che fa fondo e riferimento su indirizzo neoromantico, scatto di trascendenza emotiva e filosofica, che lascia tracce immediate nel tono della composizione, pacato, assorto, meditativo, portato alla circolarità espressiva e alla scandita ripetizione di un assioma già raggiunto all’inizio di ogni opera, diversamente dal procedere per subitanei attacchi di ispirazione, ogni volta inattesi.
L’ispirazione operativa lascia il posto al ricordo, il quale fornisce probabilmente la chiave espressiva della sua prosa al suo interrotto procedere.
Queste problematiche culturali, morali e sociali confermano come il “neoromanticismo” non sia solo frutto di una poetica: nella sua dialettica variegata l’Anzelmo rasenta un’ipotetica messa a fuoco per una serie di proposte emotive e sensitive, che olezzano nel presente culturale e sottolineano un’attitudine artistica umana quanto mai sofferta e tormentata, foscoliana per l’intento, ma pasoliniana nel risultato della freschezza moderna, nel suo semplice delineare l’infinito incontro fra pensiero e amore, fra pathos e agape.
Giuseppe Traina, pittore
Collana "Gli Emersi - Poesie "
pp.80 €13.00
ISBN 978-88-7680-556-1
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